Questi sono i miei appunti della lezione su Marcuse fatta sa Federico Sollazzo a Szeged il 27 Febbraio scorso.
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Questi sono i miei appunti della lezione su Marcuse fatta sa Federico Sollazzo a Szeged il 27 Febbraio scorso.
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Jószef Attila: più lo leggo e più mi piace. Qui c’è un’altra metafora che colpisce dritto dritto nel punto giusto. Anzi, nel punto dolente, visto che ciò che viene descritto è uno stato, per così dire, di malattia. Infatti la casa dove l’uomo dovrebbe abitare è il presente. Il futuro è una sorta di malattia necessaria.
Per quanto riguarda la forma, la traduzione che ho scelto è abbastanza libera. Più letteralmente diventa: Soltanto cio che sarà, quello è un fiore/ ciò che è, cade a pezzi.
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“Csak ami lesz, az a virág,
ami van, széthull darabokra.”
“Soltanto nel futuro
le cose sono fiori.
Qui nel presente,
tutto va in frantumi.”
“Only future things are flowers,
here in the present,
everyhting falls apart.”
Se me l’hanno raccontata giusta, gli ungheresi credono che in ogni chicco di grano ci sia il volto di Cristo…
protetto con safecreative
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La foto qua sotto è stata fatta non molto tempo fa al centro studi Joszef Attila, qua a Szeged. C’erano una serie di stand con cui i cinesi pubblicizzavano le loro università. Lo scambio è reciproco, pare che l’Università di Szeged (il business più importante della città con oltre 20.000 studenti per una popolazione di circa 200.000 persone) abbia intenzione di attivare alcuni corsi in inglese per facilitare l’arrivo di studenti cinesi.
Il centro culturale cinese di Szeged è attivo solo da un anno, ma ha tanti soldi e fa tante cose. Mentre quello italiano è rimasto senza finanziamenti e di fatto non ha più nemmeno una sede. Amen.
protetto con safecreative
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Da settembre sto studiando un po’ di ungherese, una lezione a settimana. Spulciando nelle bacheche universitarie ho trovato un’insegnante di inglese e per 1800 fiorini all’ora (circa 6 euro) le ho chiesto di insegnarmi l’ungherese in inglese.
E’ difficile. A volte mi sembra di fare progressi, ma poco tempo fa mi sono dovuto rendere amaramente conto che non so ancora leggere le etichette al supermercato. Allora ho strappato quella dell’acqua minerale e me la sono fatta tradurre dall’insegnante. Eccola:
p.s. “kóstolta már?” = “L’hai già assaggiata?”
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