In questa pagina trovate una lista completa dei nostri articoli di psicologia. Per una presentazione più narrativa potete leggere la pagina con la nostra visione psicologica.
RABBIA E DEPRESSIONE
- LA PSICOLOGIA DELLA RABBIA: UN’OCCASIONE PER CRESCERE (articolo guida sulla rabbia)
“…il sentimento della rabbia è una sorta di sentinella della nostra identità. Dovremmo imparare a riconoscerne i segnali più lievi ed impercettibili.” - LA RABBIA VERSO IL PARTNER: IL RUOLO DELICATO DEL DESIDERIO
“Chi si arrabbia non è (quasi) mai “un mostro”. Chi si arrabbia è sempre una persona che ha a cuore qualcosa. Il che è molto umano.” - LA RABBIA NEI BAMBINI IN ETÀ PRESCOLARE (CAPRICCI, CRISI ISTERICHE E CRISI DI PIANTO)
“Assistere alle crisi di rabbia di un bambino può essere spiazzante. Durante questi episodi i bambini lanciano oggetti, urlano e sbattono i piedi. Nei momenti più intensi danno calci, fanno versi, colpiscono, tirano e spingono.” - LA RABBIA REPRESSA
“Le conseguenze fisiologiche della rabbia servono a raccogliere l’energia disponibile nel corpo e a concentrarla sull’azione immediata necessaria per contrastare il nemico che si è presentato all’orizzonte.” - ATTACCHI DI RABBIA (E SCATTI D’IRA): COME GESTIRLI.
“Quando siamo presi dalla rabbia la prima cosa da fare è interrompere questa proliferazione di pensieri negativi. Ci sono alcuni semplici metodi da impiegare per ottenere tale risultato.” - SFOGARE LA RABBIA?
“La differenza non dipende dall’energia fisica che buttiamo fuori, la differenza dipende da come riusciamo a “neutralizzare” l’atto di ostilità che ha generato il problema.” - INSIDE OUT E LA PSICOLOGIA DELLA RABBIA
“Il modo migliore di comprendere la rabbia è collocarla in una storia.” - LA PSICOLOGIA DELLA GELOSIA
“Tipicamente la gelosia reattiva si ha quando il partner è effettivamente coinvolto in attività intime o sessuali con un altro individuo del sesso opposto. Nel caso della gelosa possessiva, invece, si vorrebbe proibire al partner di incontrare troppi individui del sesso opposto. La persona gelosa in modo ansioso si contraddistingue per il tempo speso a rimuginare su immagini di infedeltà ipotetica e prova ansia, sospetto, preoccupazione e sfiducia.” - LA PSICOLOGIA DELL’ INVIDIA, UN’EMOZIONE SCONVENIENTE ***NUOVO***
“Di tutte le emozioni l’invidia è forse quella più nascosta. La nascondiamo perché l’ostilità generata dall’invidia non è socialmente giustificata. E la nascondiamo perché mette a nudo il nostro senso di inferiorità rispetto a qualcun altro.” - LA RELAZIONE FRA RABBIA E DEPRESSIONE
“Quando alla mancanza di interesse per il mondo si aggiungono delle manifestazioni significative di rabbia, allora il quadro generale della depressione può aggravarsi, dando luogo ai casi patologici più severi e tenaci.” - ANSIA E DEPRESSIONE: RELAZIONE E DIFFERENZE
“L’ansia nasce da un senso di pericolo e di minaccia, mentre la depressione si caratterizza per una cronica mancanza di interesse verso il mondo.” - DEPRESSIONE ED ATTACCHI DI PANICO: UNA RADICE IN COMUNE?
“Torniamo al bambino che piange perché è rimasto senza la mamma, e immaginiamoci cosa succederebbe se un uomo adulto venisse preso dalla stessa identica sensazione di quel bambino. Come si comporterebbe?” - LA DEPRESSIONE E IL PIANTO
“…uno degli effetti del pianto è proprio quello di creare un incontro e una comprensione emotiva con la persona che assiste al nostro pianto.” - LO STRESS E LA DEPRESSIONE
“Da un lato c’è la necessità di rimanere attivi per combattere la “battaglia” in corso. Dall’altro lato ci sarebbe l’esigenza di “staccare la spina” dalle nostre attività nel mondo, per poter recuperare (o risparmiare) energia, e per consentire cosí ad altri processi corporei di avere luogo.” - COMBATTERE LA DEPRESSIONE CON L’ATTIVITÀ FISICA
“Il modo migliore di fare sport contro la depressione è concentrarsi sulla propria personale sensazione di piacere. Questo atteggiamento mentale sembra essere più importante rispetto all’attività specifica che scegliamo di praticare.” - EMOZIONI, DEPRESSIONE E MANIA. UNO SCHEMA DELLE INTERAZIONI
“I sistemi emotivi della paura, della rabbia, e della pena della solitudine hanno una valenza negativa, e la loro tendenza generale è quella di deprimere le attività del SEEKING/voglia di fare.” - COME COMBATTERE LA DEPRESSIONE. 30 PAGINE DI INFORMAZIONE (LIBRO)
“Faremo quindi riferimento agli sviluppi più recenti delle terapie contro la depressione, come ad esempio l’esercizio fisico, il lavoro sulle abitudini e l’importanza di evitare la ruminazione mentale.” - ATTACCAMENTO EVITANTE E ATTACCAMENTO ANSIOSO NEGLI ADULTI**NUOVO**
“Le persone evitanti impiegano schemi di pensiero negativi a riguardo alle figure con cui interagiscono nelle relazioni affettive. Più precisamente, tendono ad aspettarsi un rifiuto in risposta al proprio bisogno di conforto.”
IL GIOCO
- LA PSICOLOGIA DEL GIOCO: UNA RICERCA IN CORSO (articolo guida sul gioco)
“Un autore che si avvicina molto al nostro punto di vista sul gioco è lo psicoanalista inglese Donald Winnicott. Attento osservatore ed ottimo scrittore, Winnicott considera la psicanalisi stessa come una forma molto raffinata di gioco…” - IL GIOCO DI FANTASIA SECONDO ELKONIN (NELLA TRADIZIONE DI VYGOTSKIJ)
“…possiamo affermare che il livello di sviluppo del gioco tra i bambini in età prescolare è oggi molto inferiore rispetto ai loro omologhi a metà del secolo scorso.” - UNA PEDAGOGIA DEL GIOCO? SCELTA, MERAVIGLIA E GODIMENTO
“…si tratta di un approccio, in fase di sviluppo, che fornisce riferimenti concreti a chi si propone di impiegare il gioco in campo educativo.” - LA FENOMENOLOGIA, IL GIOCO E LA FRONTIERA DI NOI STESSI
“Ed è come se restando in prossimità di tale frontiera si potesse provare una forma di gioia che si confonde col gioco e con la percezione del proprio accrescimento.” - “GIOCO E REALTÀ” DI DONALD WINNICOTT: UNA SINTESI TEORICA
“Quando alla creatività del gioco si aggiunge la possibilità di tramandare le proprie scoperte di generazione in generazione, allora si costituisce l’area dell’esperienza culturale. (…) Se c’è una singola idea di Winnicott che vogliamo ergere a principio pratico è proprio questa: per promuovere la vita dell’uomo è necessario fornirgli protezione (fiducia) e patrimonio culturale.” - L’ASSIMILAZIONE NEL PENSIERO DI JEAN PIAGET. IN VISTA DEL GIOCO
“L’assimilazione viene contrapposta ad altri strumenti teorici quali la sequenza stimolo-risposta ed il concetto di associazione…” - IL CONCETTO DI OMEOSTASI
“È famosa l’espressione con cui nell’ottocento Claude Bernarde ne sintetizza il significato: “fixité du milieu intérieur”. In Italiano traduciamo con “stabilità del mezzo interno”, dove “mezzo” ha il significato di matrice o sostanza.”
I TEORICI DELLE EMOZIONI (E DEL CERVELLO)
- LE EMOZIONI DI BASE SECONDO PANKSEPP (Il Gioco e la Cura come radici psicologiche positive) (LIBRO)
“Dalle neuroscienze affettive emerge un nuovo paradigma psicologico destinato a cambiare la concezione che abbiamo di noi stessi.” - JAAK PANKSEPP, IL PROFETA DELLE EMOZIONI
“In un mondo dove si riconosce apertamente l’importanza dell’intelligenza emotiva e della regolazione emotiva, il sapere di cui Panksepp si fa portatore assume un’importanza decisiva.” - JAAK PANKSEPP, FRASI TRATTE DAL LIBRO: L’ARCHEOLOGIA DELLA MENTE
“…i mammiferi, specialmente quelli molto giovani che sono completamente dipendenti dagli altri, hanno letteralmente una dipendenza nei confronti delle relazioni sociali…” - L’ARCHEOLOGIA DELLA MENTE: ALCUNE PREMESSE STORICHE
“Panksepp considera il proprio approccio convergente con quello di MacLean e si ritiene un follower di Cannon e Darwin nel loro riconoscere le emozioni come dirette manifestazioni di attivitá specifiche del cervello.”
- “COSCIENZA E CERVELLO” DI STANISLAS DEHAENE: SINTESI DEI CONCETTI FONDAMENTALI (aggiornamento sulle neuroscienze)
“Dehaene ci racconta il viaggio degli stimoli che dalla periferia degli organi di senso riescono ad attraversare i territori dell’elaborazione inconscia, fino ad accedere alla coscienza centrale.” - LA TEORIA DELLE EMOZIONI DI KLAUS SCHERER: IL MODELLO COMPONENZIALE
“La componente più caratteristica della concezione di Scherer è il processo di valutazione (in inglese appraisal) delle informazioni provenienti dall’ambiente esterno.” - ROBERT PLUTCHIK E LA TEORIA PSICOEVOLUZIONISTICA DELLE EMOZIONI
“Nella sua concezione, di impronta nettamente evoluzionistica, le emozioni non sono eventi isolati ma fenomeni caratterizzati da un alto livello di integrazione con le situazioni vissute dall’individuo.” - PAUL EKMAN E LE EMOZIONI DI BASE
“Sebbene le emozioni possano manifestarsi anche in assenza di altri individui, Ekman ritiene che il loro ruolo sia collegato anzitutto alle situazioni sociali.” - LE EMOZIONI FACCIALI DI EKMAN INTERPRETATE CON LE NEUROSCIENZE
“Rabbia e paura sono elementi in comune col discorso di Panksepp, il quale però non considera il disgusto come un sistema emotivo ma come un più primitivo affetto sensoriale.” - CARROLL IZARD E LE EMOZIONI
“La visione di Carroll Izard è caratterizzata dal ruolo rilevante assegnato all’emozione dell’interesse. L’interesse e le sequenze di emozioni che ne scaturiscono sono «la principale forza che organizza la coscienza».” - EDWARD TRONICK, LE EMOZIONI NEI BAMBINI E IL MOMENTO DELL’INCONTRO
“La proprietà fondamentale su cui porre l’attenzione non è la capacità di restare sempre in sintonia, bensì la capacità di recuperare la sintonia e di ripristinare la relazione dopo che queste sono state interrotte.” - CONCEPIRE LE EMOZIONI A PARTIRE DA TONINO GRIFFERO (Come le emozioni sono diventate interiori, passando da Achille ad Ulisse)
“Griffero considera le emozioni1 come simili a delle atmosfere e le colloca nell’esteriorità anziché nell’interiorità, in un modo che come egli stesso riconosce è controintuitivo.”
GESTIRE LE EMOZIONI
- LA LISTA DELLE EMOZIONI PRIMARIE E LE NEUROSCIENZE AFFETTIVE
Le neuroscienze affettive includono nella lista delle emozioni di base anche tre forme di comportamento che conosciamo bene ma che non siamo sempre soliti considerare come emozioni. Questi sono l’eccitazione sessuale, la cura e il gioco.” - REGOLAZIONE EMOTIVA: DISTRAZIONE E REINTERPRETAZIONE
“…quando ci prendiamo cura di una persona a noi cara ne riceviamo una gratificazione ed un significato profondo, il quale funziona bene come punto di ripartenza per staccarsi dal vissuto negativo che vogliamo lasciarci alle spalle.” - LA REGOLAZIONE EMOTIVA: TRE ORIENTAMENTI
“Si hanno cosí tre grandi famiglie: le tecniche dirette ad ottenere un benessere emotivo immediato (tecniche edonistiche), quelle dirette al raggiungimento di un obiettivo, e quelle che mirano a stabilire un equilibrio generale della persona.” - GLI EFFETTI DELLA REGOLAZIONE EMOTIVA SU ANSIA E DEPRESSIONE
“…i soggetti che prediligono la ruminazione, l’evitamento e la soppressione sono più coinvolti nei fenomeni di ansia e depressione, mentre i soggetti che favoriscono le strategie di rielaborazione, il problem solving e l’accettazione sono meno coinvolti” - LA MEDITAZIONE MINDFULNESS E LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI
“L’ideale della mindfulness è saper cogliere quel dettaglio sbagliato al volo, come se stessimo fermando lo screenshot di un film per salvare l’immagine che ci interessa. ” - L’INTELLIGENZA EMOTIVA E L’ANTI-SOLITUDINE. QUANDO LA REGOLAZIONE EMOTIVA DIVENTA FILOSOFIA
“Chi abita, dunque, al polo opposto della pena della solitudine? Forse la vera amicizia, forse il canto, forse essere il destinatario di un prendersi cura. Forse la propria casa, forse la tradizione, forse una bandiera, forse la sensazione promossa da uno stupefacente a base di oppiacei di cui non sostengo l’impiego.” - “INTELLIGENZA EMOTIVA” DI DANIEL GOLEMAN: UNA SINTESI (E QUALCHE IDEA NUOVA)
“Il libro di Goleman sull’intelligenza emotiva è una sorta di passeggiata attraverso i temi della psicologia più rilevanti per la vita di tutti i giorni. L’intelligenza emotiva migliora la vita di coppia, l’ambiente di lavoro e l’educazione dei figli. Aiuta la salute del corpo, promuove il rendimento scolastico, previene i problemi con l’alcol il fumo e le droghe.” - L’INTELLIGENZA EMOTIVA, UN FATTORE ETEROGENEO
“L’intelligenza emotiva si presenta come un fattore parzialmente sovrapposto a ciò che già in precedenza veniva chiamato intelligenza sociale e a ciò che Gardner, ad esempio, indicava come intelligenza interpersonale e intrapersonale.” - LO STUDIO DELLA PERSONALITA’ CON I BIG FIVE E LE EMOZIONI
“Il modello dei cinque fattori riceve così un’interpretazione più profonda, e le sette emozioni di Panksepp dimostrano il loro potere esplicativo nell’ambito di un campo di studi consolidato…”